23 MAGGIO 2021

Solennità di pentecoste

Libero come il vento


 Link alla S. Messa delle ore 11: https://youtu.be/Vf27zysaCtU
Carissimi,
            celebriamo la solennità di Pentecoste con il cuore aperto a ricevere il dono dello Spirito Santo perché possa accendere il noi il fuoco dell’amore di Dio. Che lo Spirito scenda sulla nostra diocesi in questo momento forte della sua vita ecclesiale, perché sia veramente capace di “camminare insieme”(è questo il significato della parola Sinodo). Scenda sulla nostra comunità parrocchiale e sulle nostre famiglie, scenda su fra Marco che sarà con noi questa domenica perché il suo ministero diaconale sia generoso e porti frutto. Scenda sul seminario di Arenzano e susciti nuove, sante e gioiose vocazioni. Scenda su Sara, Filippo e Francesco Elia che proprio in questo giorno riceveranno il battesimo e scenda sui loro genitori, padrini e madrine. E che lo Spirito di Gesù rimanga su di noi, per essere testimoni felici e credibili del Risorto che continua a camminare con noi.
Buona Pentecoste,
fraternamente,                                                       Enrico

Lettura (Gv 15,26-27; 16,12-15)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando verrà il Paràclito, che
io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà
testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me
fin dal principio. Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete
capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà
a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà
udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da
quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per
questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».

- A P P U N T AME N T I -
Domenica 23 
S. Messa delle ore 11: sarà presente fra Marco Garagnani
insieme a tre seminaristi di Arenzano.
Ore 15,30: tre Battesimi
Martedì 25 
Commemorazione mensile di Gesù Bambino di Praga
Ore 17: Adorazione Eucaristica
Ore 18,00: S. Messa

Meditazione
    «Come il vento che soffia e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va, lo Spirito Santo agisce con novità sorprendente in tutto il mondo. Egli è potenza di Dio che sa trarre il bene anche dal male» (Catechismo CEl, “Sarete miei testimoni”).
    L'espressione ci mette subito davanti ad una realtà che sta al cuore di questa festa di Pentecoste: lo Spirito è libero, non può essere imbrigliato, costretto entro quattro mura. Perciò non rispetta i confini, gli steccati, le regole, le etichette. Agisce dovunque, a modo suo, e spesso crea sorprese. Perché fa cose nuove, suscita atteggiamenti nuovi, desta nuove risorse. 
    Intendiamoci, proprio per queste ragioni, la sua opera risulta scomoda. Perché obbliga a lasciare logiche vecchie e logore e ad accogliere con gioia una novità che spesso disorienta, manda all'aria i nostri progetti, abbatte pregiudizi e dubbi inutili. Lo sapevano bene i primi cristiani che si trovarono di fronte ad una sorpresa che mai avrebbero immaginato: i pagani, quelli che non appartenevano al ceppo di Israele, si convertivano al Vangelo. Una gioia che non sarebbe stata priva di spine, di tensioni, di conflitti. Perché la loro presenza obbligava a rivedere il modo di pensare di prima. Lo Spirito è da sempre così.
    «Come il fuoco illumina e riscalda, lo Spirito conduce sulla via della fede e della carità coloro che non conoscono Dio, ma lo cercano con cuore sincero».         
    Non si può spegnere questo fuoco. Esso rende i cuori ardenti, li getta in imprese che sembrano impossibili, li guida per sentieri impervi e inusitati. Da sempre i sentieri della fede e della carità non sono facili. Eppure lo Spirito non disarma di fronte agli ostacoli e sostiene coloro che ascoltano la sua voce, che poi è la voce stessa di Gesù.
    I potenti del momento non sono in grado di arginare questa azione dirompente e in ogni caso, quando se ne vedono finalmente i risultati, essi non ci sono più. Il bello è che tutto ciò accade in modo estremamente semplice e, all'apparenza, incerto e dimesso. Perché lo Spirito opera servendosi di uomini e donne che non sono perfetti, ma che gli offrono spazio nella loro esistenza.
    Qual è il ruolo della Chiesa in tutto questo, dal momento che anch'essa resta sorpresa da ciò che avviene? Essa "cerca di riconoscere" i segni di questa presenza negli avvenimenti e nelle aspirazioni degli uomini. Se vuole essere fedele a Gesù, deve restare disponibile alla voce e alla luce dello Spirito.
                                                                                        A cura di Roberto Laurita

Diocesi di Savona-Noli
CAMMINO DI PASQUA 2021
PELLEGRINI SUI PASSI DI GESU'

CAMMINO DI PASQUA 2021

PELLEGRINI SUI PASSI DI GESU'

Il Vangelo di Gesù ci mette in cammino
PENTECOSTE “Quando verrà lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità ” (Gv 16,13)
Immagine simbolica: I Discepoli camminano nel mondo
È lo Spirito consolatore a dare testimonianza, nei solchi della storia, al Signore Risorto. Lo fa attraverso i gesti e le parole di cristiani che si lasciano guidare dal “dolce ospite dell’anima” nel loro cammino verso il Veniente.
Lettura
DAL MESSAGGIO PER LA GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE 2021 DI PAPA FRANCESCO
“La Pentecoste ci mette in cammino verso ogni fratello e sorella”
    Come gli Apostoli e i primi cristiani, anche noi diciamo con tutte le nostre forze: «Non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato» (At 4,20). Tutto ciò che abbiamo ricevuto, tutto ciò che il Signore ci ha via via elargito, ce lo ha donato perché lo mettiamo in gioco e lo doniamo gratuitamente agli altri. Come gli Apostoli che hanno visto, ascoltato e toccato la salvezza di Gesù (cfr 1 Gv 1,1-4), così noi oggi possiamo toccare la carne sofferente e gloriosa di Cristo nella storia di ogni giorno e trovare il coraggio di condividere con tutti un destino di speranza, quella nota indubitabile che nasce dal saperci accompagnati dal Signore. Come cristiani non possiamo tenere il Signore per noi stessi: la missione evangelizzatrice della Chiesa esprime la sua valenza integrale e pubblica nella trasformazione del mondo e nella custodia del creato. Contemplare la loro testimonianza missionaria ci sprona ad essere coraggiosi e a pregare con insistenza «il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe» (Lc 10,2); infatti siamo consapevoli che la vocazione alla missione non è una cosa del passato o un ricordo romantico di altri tempi. Oggi, Gesù ha bisogno di cuori che siano capaci di vivere la vocazione come una vera storia d’amore, che li faccia andare alle periferie del mondo e diventare messaggeri e strumenti di compassione. Ed è una chiamata che Egli rivolge a tutti, seppure non nello stesso modo. Ricordiamo che ci sono periferie che si trovano vicino a noi, nel centro di una città, o nella propria famiglia. C’è anche un aspetto dell’apertura universale dell’amore che non è geografico bensì esistenziale. Sempre, ma specialmente in questi tempi di pandemia, è importante aumentare la capacità quotidiana di allargare la nostra cerchia, di arrivare a quelli che spontaneamente non li sentiremmo parte del “mio mondo di interessi”, benché siano vicino a noi (cfr Enc. Fratelli tutti, 97). Vivere la missione è avventurarsi a coltivare gli stessi sentimenti di Cristo Gesù e credere con Lui che chi mi sta accanto è pure mio fratello e mia sorella. Che il suo amore di compassione risvegli anche il nostro cuore e ci renda tutti discepoli missionari.
Preghiera
O Dio, che hai promesso di stabilire la tua dimora
in quanti ascoltano la tua parola e la mettono in pratica,
continua a mandare il tuo Spirito, perché richiami al nostro cuore
tutto quello che il Cristo ha fatto e insegnato,
e ci renda capaci di amarci gli uni gli altri
come lui ci ha amati.

                                                            

16 MAGGIO 2021
ASCENSIONE DEL SIGNORE

Glorificate Dio nel vostro corpo! 

Link alla S. Messa delle ore 11: https://studio.youtube.com/video/GarhU59CwYw/livestreaming

    Carissimi,

                l’Ascensione di Gesù che celebriamo oggi, quaranta giorni dopo la

 Pasqua, non segna la partenza o il distacco di Gesù da noi, dalla nostra storia e

 dalla nostra vita. Si è conclusa la sua missione terrena ma Egli rimane per

 sempre in mezzo a noi e dentro di noi. Egli è il vicinolontano, remoto e prossimo,

più intimo a me di me stesso. La sua assenza è diventata una più ardente

 presenza. Cristo non è andato in alto (se non simbolicamente), non si è spostato

 di luogo, è andato avanti, oltre, per essere di tutti. L’assenza diventa

 “moltiplicativa”: le nuove presenze del risorto vivente si moltiplicano. E’ presente

 nel Pane, nella Parola e nei Poveri (la cosiddetta teologia delle tre “P”!). 

E’ presente nella bellezza della creazione e nella storia, anche con le sue zone

 d’ombra e le sue pagine più tenebrose: anch’esse sono pur tuttavia abitate da

 luce e grazia. Riconosciamo il Signore presente e operante nella storia, nella

 nostra vita e accettiamo con gioia il suo invito ad essere missionari non

 attraverso il proselitismo o l’indottrinamento ma “per contagio”, attraverso la

 testimonianza credibile della vita.

    Buona missione!

    Fraternamente,                                   Enrico


Lettura (Mc 16,15-20)

In quel tempo, [[Gesù apparve agli Undici] e disse loro:

 «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. 

Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato.

Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: 

nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, 

prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche

veleno, non recherà loro danno; 

imporranno le mani ai malati e questi guariranno». 

Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo 

e sedette alla destra di Dio. Allora essi partirono

e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro 

e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.


- A P P U N T AME N T I -

Domenica 16  Al termine delle S. Messe: raccolta della S. Vincenzo.

               S. Messa delle ore 11: Presentazione dei battezzandi Elia e Filippo.

Sabato 22  Ore 18 in CATTEDRALE: Veglia di Pentecoste presieduta dal

                Vescovo e apertura del Sinodo diocesano.

Domenica 23  Ore 15,30: Battesimo di Sara Morandi, figlia di Efrem e

Paola Merlo, Filippo Bosio, figlio di Pierugo e Milica Mudrinic, e Francesco

Elia Ferrari, figlia di Giorgio e Mariette Wotchoko.


Diocesi di Savona-Noli
CAMMINO DI PASQUA 2021
PELLEGRINI SUI PASSI DI GESU'

CAMMINO DI PASQUA 2021

PELLEGRINI SUI PASSI DI GESU'

Il Vangelo di Gesù ci mette in cammino
ASCENSIONE DEL SIGNORE 
“Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo a ogni creatura (Mc 16,15)

Immagine simbolica: Gesù indica la missione ai discepoli

Il Signore risorto e glorificato continua ad agire nel popolo dei suoi amici. A

condizione di “andare” e condividere il dono ricevuto. Non ci sono limiti di tempo e

di luogo: per chi crede ogni angolo del mondo è spazio di Vangelo .

Lettura

“La Pasqua in Bolivia”

    Mi è stato chiesto di raccontare come stiamo vivendo questo tempo di Quaresima

e come vivremo la Pasqua qui, con la gente, con i ragazzi …

    Devo dire che purtroppo qui a Escoma (e credo in tutta la Bolivia in generale)

non è molto sentita la Pasqua, non dal punto di vista cristiano per lo meno.

    Noi però cerchiamo comunque di fare qualcosa con i ragazzi; ne abbiamo 40

(quelli che fanno la scuola d’arte qui) che sono a vivere con noi da 2 settimane, e

visto che il Covid c’è anche qui (anche se la gente dice di no …) li facciamo stare

con noi un mese, senza mandarli a casa, per evitare i contatti con l’esterno (quasi

nessuno usa la mascherina, qui nel campo è quasi tutto “normale”).

    Con loro il venerdì sera, stiamo facendo dei momenti di preghiera, non l’intera

Via Crucis ma magari delle stazioni, canti, preghiere … Settimana prossima se

 riusciamo vorremmo portarli a fare la Via Crucis su un monte (non alto) ci

 vorranno ¾ d’ora – un ora a salire fino in cima – che è qui dietro il paese e si

 chiama “Calvario”.

    Per la domenica di Pasqua credo che faremo la messa e poi il pranzo per chi ci

sarà … in quei giorni le varie comunità fanno un torneo di calcio in cui si vincono

animali, quindi la gente e i ragazzi si concentrano su quello … noi facciamo quello

che possiamo, i ragazzi sono molto semplici, non hanno bisogno di paroloni o

 grandi discorsi, non capirebbero … piccoli gesti, silenzio, chiudere gli occhi, stare

 in ginocchio davanti a Gesù è il modo più semplice e vero che loro (ed io insieme

 a loro) hanno per vivere questo momento in attesa del mistero della Resurrezione

 … Qui si riduce un po’ tutto all’essenziale, anche la preghiera, ed è da questa

 essenzialità, semplicità, povertà, che sento di avere tanto da imparare per farmi

 piccola, semplice, povera. 

Giulia Baldassarri, Escoma, Bolivia “Oratorio Don Bosco

delle Ande” con Associazione “Qua la Mano




               BENVENUTI

SUL SITO DELLA 
PARROCCHIA SAN PIETRO DI SAVONA

9 MAGGIO 2021
VI Domenica Di PASQUA

Nel mio nome 

    Carissimi,

                abbiamo iniziato il mese di maggio con una buona presenza di fedeli

alla Messa quotidiana delle ore 18 e al momento di preghiera mariano che la

 segue, dal lunedì al venerdì, nel chiostro del convento. Ci sentiamo uniti con tutta

 la Chiesa e preghiamo soprattutto per le vittime del coronavirus, non solo per gli

 ammalati ma per tutte le persone le cui vite sono state sconvolte in qualunque

 modo dalla pandemia.

    I catechisti cercano lo “sprint finale” in questo anno pastorale che volge al 

termine e stanno cercando di incontrare più regolarmente i ragazzi del

 catechismo, unendo la catechesi alla Messa, soprattutto al sabato sera o alla

 domenica sera. Mentre ringrazio i catechisti per la loro dedizione e l’amore che

 “ci mettono”, invito tutte le famiglie a rispondere con gioia e disponibilità a questi

 incontri, dopo un lungo periodo in cui non ci si è potuti incontrare come in 

passato. La catechesi non è legata ai sacramenti da ricevere (comunione,

 cresima) ma è un cammino di fede personale e comunitario che sempre è stato a

 cuore alla Chiesa, fin dalle sue origini.

    Sperando il prossimo anno di poter riprendere il catechismo e la

 partecipazione alla Messa dei nostri ragazzi in maniera più regolare e costante!

    Ringrazio il Signore per il vostro affetto e la vicinanza che ogni giorni ci

 dimostrate e vi affido alla protezione di Maria Santissima e di S. Giuseppe.

    Fraternamente,                                                            Enrico


Lettura (Gv 15,9-17)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 

«Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi.

Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, 

rimarrete nel mio amore, 

come io ho osservato i comandamenti del Padre mio 

e rimango nel suo amore. 

Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.

 Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri 

come io ho amato voi. 

Nessuno ha un amore più grande di questo: 

dare la sua vita per i propri amici. 

Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. 

Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; 

ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio 

l’ho fatto conoscere a voi.

Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti 

perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; 

perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda.

 Questo vi comando:

che vi amiate gli uni gli altri».


                                  PRENDIAMO TUTTI IL LARGO

Sabato 22 maggio, vigilia di Pentecoste, alle ore 18 in Cattedrale, si

aprirà ufficialmente il Sinodo diocesano, durante la celebrazione

preceduta dal vescovo Calogero Marino.

Un momento prezioso e atteso ormai da mesi, che spinge la nostra

Chiesa verso le sfide del futuro. 


Diocesi di Savona-Noli
CAMMINO DI PASQUA 2021
PELLEGRINI SUI PASSI DI GESU'

CAMMINO DI PASQUA 2021

PELLEGRINI SUI PASSI DI GESU'

Il Vangelo di Gesù ci mette in cammino
VI DOMENICA DI PASQUA 
“Questo è il mio comandamento: 
che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi ” (Gv 15,12)


Immagine simbolica: Gesù abbraccia

La sequela di Gesù ha il volto dell’amore, di quell’amore nobile che si chiama

 amicizia.

Il Signore consegna se stesso ai discepoli, aprendo loro il suo cuore: e il suo

“comando” è un appello d’amore.

Lettura

“La Pasqua a Cuba”

C'è una parola pasquale che, soprattutto in questo tempo segnato dalla paura

globale per il coronavirus e le conseguenze drammatiche sulla vita concreta di

popoli e persone, fa bene ri-ascoltare e custodire nel cuore. Una parola che fa

tanto bene anche al popolo cubano in questo tempo di paura, stanchezza e rassegnazione

per il virus e le sempre maggiori difficoltà economiche e sociali. Nell'oscurità

della notte di Pasqua, Gesù Risorto illumina tutto il mondo con la parola

speranza … esperanza. Speranza di guarigione e salvezza; speranza di qualcosa di

nuovo, promettente e degno di fiducia; speranza di un presente e futuro migliori;

speranza di una rinnovata possibilità di bene per la nostra vita; speranza di una

vita e un mondo nuovi. Nella vita concreta della nostra missione a Cuba, la

 speranza pasquale passa attraverso il pregare insieme alla gente semplice delle

 nostre comunità, l'ascolto e la testimonianza della Parola di Dio, la celebrazione

 dell'Eucaristia e dei Sacramenti, l'essere segno della misericordia di Dio verso

 ogni persona, il cercare di riconoscere nel volto dei poveri e degli ultimi quello di

 Gesù, il cercare di essere testimone di carità e unità, il vivere la gioia di sentirsi

 insieme a tanti amici e fratelli comunità cristiana, l'accompagnare bambini,

 ragazzi, giovani e adulti, l'incontro inaspettato con chi desidera ricominciare un

 percorso di fede e riavvicinarsi alla Chiesa. Ci sono tre cammini di speranza che

 ho riscoperto in questi anni di missione: il cammino del figlio, del fratello e del

 padre. Sono tre cammini di luce che rimandano al vissuto umano di ogni abitante

 del mondo. L'essere missionario è una chiamata a vivere fino in fondo le

 esperienze umanissime della figliolanza, della fraternità e della paternità.

Don Claudio Arata Sacerdote della Diocesi di Chiavari

Missionario Fidei Donum a Cuba


2 MAGGIO 2021
V Domenica Di PASQUA

Ecco l'opera del Signore  

S. Messa 2 maggio 2021 diretta ore 11com/watch?v=b2rQhACecTQ

    Carissimi,
                entriamo nel mese di maggio e affidiamo a Maria le nostre famiglie, le persone malate, i ragazzi (in particolare quelli del catechismo) e le attività che a fatica provano a ripartire in tutta la nostra penisola.
    Maria è presenza costante nella vita del Suo Figlio: accoglie la Parola e diventa culla del Verbo Incarnato, è presente sotto la Croce (“Stabat Mater”) ed è con gli Apostoli il giorno di Pentecoste, diventando Dimora dello Spirito Santo. E’ sempre profondamente unita al Cristo come il tralcio alla vite.
    Unito alla vite, che è Cristo, ogni tralcio riceve linfa vitale; separato da Lui, sperimenta una morte progressiva. Collegato alla vite, ha la possibilità di raggiungere la pienezza: germogli, fiori, frutti. Separato dalla vite, è il simbolo del fallimento e dell’inutilità. L’immagine del tralcio e della vite ci fa riflettere sulla nostra relazione con Cristo, su ciò che conta veramente nella nostra esistenza: consideriamo veramente questo rapporto come fondamentale? Cosa siamo disposti a sacrificare (“potare”) pur di conservarlo? E quali sono i frutti, le conseguenze di questa relazione? Solo la relazione con Cristo trasforma la nostra fragilità e la nostra debolezza in un coraggio pieno di fiducia. Solo questa relazione ci permette di far fronte ai frangenti oscuri e drammatici senza venire meno, animati dalla speranza. Si tratta di una relazione che investe cuore e intelletto, volontà e sentimenti, atteggiamenti e scelte concrete. Non può essere il “fuoco di paglia” di un entusiasmo passeggero ma un “collegamento” che chiama in causa le nostre decisioni nel tempo, nella durata (“rimanere in Lui”). Questo è l’amore per Dio che ci viene comandato che è risposta ad un amore smisurato che ci è stato da Lui offerto per primo. Questo Maria lo ha capito, questo siamo chiamati a capire e vivere anche noi per essere realmente testimoni del Risorto.
    Buon mese mariano a tutti!
Fraternamente,                                         Enrico

Lettura (Gv 15,1-8)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 
«Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. 
Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, 
e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto.
Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato. 
Rimanete in me e io in voi. 
Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. 
Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, 
perché senza di me non potete far nulla. 
Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; 
poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano. 
Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, 
chiedete quello che volete e vi sarà fatto. 
In questo è glorificato il Padre mio: 
che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».

Riflessione ambientale
    Il brano di questa quinta domenica di Pasqua è tratto dai "discorsi di addio" [cfr. Gv 13-17] in cui Gesù afferma di essere “la vite vera”. Per un ebreo la vite è una pianta familiare, che insieme al grano e all'olivo caratterizza la terra di Israele; rivelando di essere Lui stesso la vite vera, Gesù si definisce l’Israele autentico, piantato da Dio; Gesù è la Vigna che ricapitola in sé tutta la storia del popolo di Dio. Nel brano si ribadisce la necessità di essere potati: “Ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto!”. La potatura è dolorosa, ma necessaria. Paolo è il tralcio innestato in Gesù che ha portato molto frutto, ha predicato con coraggio il suo nome, ha compiuto ciò che gli è gradito divenendo così l'opera del Signore.

Meditazione
    La potatura di cui si parla nel Vangelo è necessaria affinché la vite possa produrre non tralci vuoti, ma grappoli grandi, che giungano alla maturazione. La parola di Dio compie questa potatura, quella Parola per cui Paolo ha consacrato tutta la sua vita: “Tutto io faccio per il Vangelo” [1Cor 9,23]. Parola che purifica il singolo discepolo e la comunità intera. Parola che, come spada a doppio taglio [cfr. Eb 4,12], taglia il tralcio sterile e quello rigoglioso e prepara una vendemmia abbondante. Nell'ascolto della Parola si realizza quel "rimanere" che non significa staticità, ma dinamica adesione sempre rinnovata alla comunione con Cristo. Con il Battesimo, siamo stati innestati alla vite diventando figli di Dio; per poterlo essere e portare frutto dobbiamo quotidianamente “scegliere” di rimanere attaccati in Lui, di accogliere la sua Parola, lasciandolo operare in noi così da avere gli stessi sentimenti di Cristo [cfr. Fil 2,5]. Rimanere significa vivere della stessa vita di Gesù; “Non vivo più io, ma Cristo vive in me” [Gal 2,20]. In questo processo dinamico, Dio chiede di essere accolto nella nostra vita e portare molto frutto. Portare frutto e diventare veri discepoli, cioè uomini capaci di manifestare pienamente al mondo I'amore di Dio. Amore, ricevuto dal Signore, e da trasformare in amore dimostrato per gli altri. Rimanere nell'amore per amarci gli uni gli altri “non a parole, né con la lingua, ma con i fatti e nella verità”. Chi non rimane in Gesù, chi ricevendo questo amore non lo comunica agli altri, inaridisce, perché si possiede soltanto quello che si dona agli altri, amore che si fa servizio, amore che manifesta attraverso di noi, tralcio innestato nella vita, I'amore del Padre per ogni suo figlio.
A cura delle Monache dei Monasteri cottolenghini 

Preghiera
    Grazie, Signore, per essere la vera vite, grazie per averci resi tuoi tralci. Grazie per averci chiamati a portare frutto per la gloria del Padre e a partecipare alla tua missione salvifica. Aiutaci a testimoniare in modo coerente la nostra fede, ad essere tralci vivi della tua Chiesa a servizio dei fratelli.

Azione
    Oggi mi fermo a riflettere e mi lascio interrogare dalla parola di Dio che, come
"spada a doppio taglio", pota i miei tralci secchi che non portano frutto.


Inizia la preghiera del MESE MARIANO
    Ricordiamo che da lunedì 3 maggio, ogni sera (escluso il sabato e la domenica), al termine della S. Messa delle ore 18, si terrà la PREGHIERA MARIANA nel Chiostro del Convento. 
    Inoltre, ogni giorno, alle ore 17,10, viene recitato in chiesa il Santo Rosario.


Eletti i rappresentanti della Vicaria di Savona nell’assemblea sinodale
    Questi gli esiti della votazione che si è svolta sabato scorso. Adulti eletti: Valter Lazzari, Giulia Pomerano (della nostra Parrocchia), Riccardo Mitidieri, Elena Manzieri, Andrea Bosio, Elena Faravelli; ex aequo Anna Maria Bertino e Domenico Mafera. Giovani eletti: Alessio Gambetta (della nostra Parrocchia) e Ester Lisetti.

-- A P P U N T AME N T I -

Domenica 2 - Ore 15,30: Battesimo di Stella Artom.

                       Ore 18: Catechismo e S. Messa per i ragazzi della 1a Comunione (I gruppo).

Giovedì 6 - Ore 18 in DUOMO: S. Messa Crismale presenziata dal Vescovo.

Venerdì 7 - 1° Ven. del mese. Ore 9,30-18: Adoraz. continuata del Ss. Sacramento.

Sabato 8 - Ore 9-12 in SEMINARIO: Convegno “Musica come incontro di Grazia - Giovani + 

                  Liturgia”, trasmesso anche sul canale Youtube della Diocesi.

Domenica 9 - S. Messa delle ore 11: 1a Comunione di Ilary Cedeno.

                      Ore 18: Catechismo e S. Messa per i ragazzi della 1a Comunione (II gruppo).


Diocesi di Savona-Noli
CAMMINO DI PASQUA 2021
PELLEGRINI SUI PASSI DI GESU'

CAMMINO DI PASQUA 2021

PELLEGRINI SUI PASSI DI GESU'

Il Vangelo di Gesù ci mette in cammino
V DOMENICA DI PASQUA 
“Rimanete in me e io in voi ” (Gv 15,4)

Immagine simbolica: Gesù a braccia aperte
    La vite e i tralci: immagine di un rapporto forte e necessario. Si rimane in questa relazione scegliendo, giorno per giorno, di diventare discepoli di Gesù. La sequela è la sola condizione di fecondità per il cristiano .

Lettura
“La Pasqua in Brasile”
    Nel periodo quaresimale la Chiesa in Brasile è convocata alla “solidarietà”, attraverso la riflessione di un problema sociale - ecclesiale, cercando soluzioni e modi di camminare a partire dal Vangelo, dalla promozione umana, dalla presa di coscienza dell’essere cristiano inserito nella Chiesa, nella società, nel mondo.
    È un cammino concreto, uno stimolo a convertire ciò che in noi non è secondo lo stile di Gesù. Questa è la realtà ecclesiale della “Campanha da Fraternidade” ecumenica, diventata un vero pellegrinaggio pasquale, un modo di riflettere, cercare e dare i primi passi nel rinnovamento degli schemi religiosi e sociali che sono bisognosi di evangelizzazione, di trasformazione.
    Quest’anno, i Vescovi richiamano l’intera Chiesa in Brasile alla FRATERNITÀ E
DIALOGO: IMPEGNO D’AMORE (Tema). Illuminati dalla Parola: Cristo, infatti, è
la nostra pace; Lui che dei due popoli ne ha fatto uno solo (Lemma: cf. Ef 2, 14).
    Il Signore Gesù ci invita a camminare con Lui nel deserto, verso la vittoria Pasquale sul peccato e la morte, Egli si fa Pellegrino con noi in questi tempi di pandemia e ci stimola a desiderare, cercare, lavorare, pregare, amare e rischiare la costruzione del dialogo senza frontiere, della cura dell’altro, dell’unità e della pace, perché la Sua risurrezione provochi in noi il rovesciamento degli schemi di
chiusura e di morte.
    In questa Pasqua la fecondità della nostra testimonianza dipenderà anche dalla nostra capacità di dialogare, di trovare punti di unione tradotti in azioni a favore della vita, particolarmente dei più poveri e malati. Prepariamoci per accogliere i venti nuovi sulla nostra terra, quel Vento conferito da Gesù alla comunità dei discepoli e che li ha trasformati da uomini paurosi in testimoni perdonati, capaci di essere nella Chiesa e nel mondo alter Christus.
Suor Michelle - Suore della Purificazione