Carissimi,

    vi scrivo poche ore dopo il funerale del nostro caro p. Vittorino. Il cuore è colmo di gratitudine e allo stesso tempo pieno di sgomento: veramente i disegni di Dio sono imperscrutabili e inaccessibili le sue vie! Vogliamo dire con Gesù: “Padre, sia fatta la tua volontà”, nella certezza che Dio opera solo per il nostro bene. Ringrazio tutti quelli che ci sono stati vicini in questi giorni e negli anni della presenza e della malattia di p. Vittorino: quanto amore ricevuto e donato! La comunità, già ridotta nel numero ma non nella gioia di donarsi a Dio e a fratelli, ha ancora più bisogno della vostra vicinanza affettuosa e del vostro aiuto: continuate ad essere per noi religiosi segno dell’amore di Dio fatto carne.

    Fraternamente,                                         Enrico

P. Vittorino del Sacro Cuore di Gesù

    Vittorio Corsini nacque a Fivizzano, in provincia di Massa Carrara, il 15 luglio 1948. Frequentò le scuole elementari al Deserto di Varazze, per passare poi ad Arenzano, facendo
parte del gruppo con cui P. Teodoro ridiede nuova vitalità al nostro Seminario minore.
Entrato in Noviziato a Genova S. Anna nel 1966, il 22 luglio 1967 fece la sua prima Professione con il nome religioso di Vittorino del S. Cuore di Gesù. Il suo cammino formativo, prima a Pisa poi a Roma e infine ad Arenzano, fu segnato dalla perdita di entrambi i genitori per malattia, perdita ancora più dolorosa perché figlio unico.
    Ordinato Sacerdote il 9 marzo 1975, partì subito per la Missione in Repubblica Centrafricana, dove svolse il suo ministero soprattutto come missionario di “brousse”, ossia nei piccoli villaggi, sia a Bozoum che a Baoro. Dopo qualche anno, rientrò in Italia, dove venne inserito nell’equipe educativa del Seminario, anche se continuò per alcuni anni a fare la spola tra l’Africa e l’Italia.
In quegli anni, poco per volta, si affiancò a P. Anastasio nell’ufficio di Promotore Vocazionale per il Seminario Minore, incarico che continuò a svolgere fino al 2013, occupandosi anche dell’accoglienza dei pellegrini del Santuario di Gesù Bambino.
    Nel 2013 fu trasferito al convento di S. Pietro in Savona, dove iniziò una terza fase della sua vita, un apostolato più discreto e meno appariscente, ma ugualmente prezioso: quello del confessionale. Per anni, con fedeltà e pazienza, accolse nella chiesa quanti desideravano il Perdono di Dio, oppure semplicemente una persona che li ascoltasse e desse loro conforto.
    P. Vittorino, dotato di una forte carica umana, è diventato poco per volta un punto di riferimento per molte persone.
    Un altro apostolato a cui si è dedicato con costanza e passione è stato quello dell’accompagnamento vocazionale, in collaborazione con l’Unione Carmelitana Teresiana, Istituto Secolare da lui amato e seguito per tanti anni.
P. Vittorino è stato una persona generosa nei suoi uffici, nonostante i gravi problemi di salute che lo hanno fatto tanto soffrire negli ultimi anni, costringendolo a muoversi sulla carrozzina, dopo le amputazioni subite. I problemi di circolazione, uniti ad una grave forma di diabete, sono stati anche la causa del suo decesso, avvenuto la sera del 19 ottobre subito dopo essere rientrato da una operazione chirurgica per cercare di liberare le vene delle gambe, circondato dai confratelli accorsi in suo soccorso e nonostante il rapido intervento della Croce Rossa.