14 MARZO 2021

IV Domenica Di quaresima
“Bisogna che sia innalzato il figlio dell'uomo
Carissimi,
    è molto ricca questa IV domenica di Quaresima. Ricca di solidarietà, con il sostegno ai progetti missionari proposti dalla diocesi e per i quali devolveremo le offerte raccolte durante le Messe di questo week-end; ricca di appuntamenti di formazione, con la catechesi in preparazione al Battesimo e con i 4 gruppi di ragazzi del catechismo che si radunano quest’oggi; ricca di spunti che ci provengono dalla Parola di Dio e dalla liturgia di quest’oggi. Ma anche la settimana sarà ricca di appuntamenti con la solennità della Madonna della Misericordia (con orario festivo delle Messe in parrocchia) e il giorno dopo la solennità di san Giuseppe alla quale ci stiamo preparando con una semplice novena quotidiana. E
proprio per la solennità di s. Giuseppe (venerdì 19 marzo) celebreremo la s. Messa solenne alle ore 18 nella nostra parrocchia (e non in cattedrale), in quest’anno che Papa Francesco ha voluto dedicare particolarmente alla figura di colui che “con cuore di padre” ha amato Gesù e che “si è posto al servizio dell’intero disegno salvifico”.
    Continuando a pregare per i nostri ammalati (in particolare quelli colpiti dal Covid), vi auguro buona domenica, buona festa patronale e buona solennità di san Giuseppe.
    Fraternamente,                               Enrico

Lettura (Gv 3,14-21)
In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: 
«Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna
che sia innalzato il Figlio dell’uomo, 
perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna. 
Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito 
perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. 
Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare
il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. 
Chi crede in lui non è condannato;
ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome
dell’unigenito Figlio di Dio. 
E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini
hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. 
Invece chi fa la verità viene verso la luce, 
perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».

Diocesi di Savona-Noli
CAMMINO DI QUARESIMA 2021

PELLEGRINI SUI PASSI DI GESU'

Progetto per la Colletta della IV Domenica di Quaresima
a favore delle Missioni
La raccolta di Quaresima quest’anno aiuterà a sostenere alcuni progetti di missione legati alla nostra Diocesi. Le offerte possono essere fatte anche tramite versamento sul conto dell’Ufficio Migrazioni all’IBAN: IT27K0503449531000000002356. Il conto è intestato a DIOCESI DI SAVONA-NOLI MISSIONI.
1. LA MISSIONE DELL’ORATORIO DON BOSCO DELLE ANDE IN BOLIVIA
La missione di Escoma, in Bolivia, da circa 4 anni è stata presa in carico da alcuni ragazzi del gruppo “Oratorio Don Bosco delle Ande”, presente da due anni e mezzo anche a Savona, nella parrocchia di Lavagnola.
Le attività sono molteplici: distribuzione di viveri, istruzione, oratorio e attività con i giovani, lavori di manutenzione e agricoltura, assistenza sanitaria a domicilio.
2. LA MISSIONE LIGURE A CUBA
La missione interdiocesana ligure, nelle parrocchie di Santo Domingo e Manacas, accompagna e sostiene centinaia di famiglie attraverso le mense, la distribuzione di alimenti, di medicine, piccoli aiuti economici.
3. LA CHIESA SORELLA DI BURURI IN BURUNDI
La diocesi di Bururi ha stabilito rapporti con la diocesi di Savona-Noli che ha accolto i due sacerdoti don Athanase Bavugirije e don Cyriaque Sinzoyiheba. Molte delle parrocchie hanno chiese in cattivo stato. In particolare la chiesa parrocchiale di Kibago è molto piccola e vecchia e la diocesi ha iniziato la costruzione di una nuova parrocchia per la quale viene richiesto un aiuto alla nostra diocesi.
4. LA SCUOLA DEL SEMINARIO ALLA YOLE, NELLA REPUBBLICA CENTRAFRICANA
Il seminario della Yole, costruito nel 1986, è una delle 5 missioni fondate dai Padri Carmelitani Scalzi della Provincia Ligure in Repubblica Centrafricana, uno stato nel cuore dell’Africa con 5 milioni di abitanti circa. La scuola del seminario è frequentata da circa 200 alunni (medie e superiori) tra i quali ci sono anche 70 seminaristi carmelitani. In questo momento offre rifugio anche a oltre 200 sfollati della città di Bouar e dei villaggi limitrofi (ma il numero è variabile ed ha raggiunto anche i 500 rifugiati nei giorni scorsi!), persone fuggite dai pericoli della guerra e dell’ennesimo tentativo di colpo di stato. La scuola, per le sue diverse attività, anche artistiche e musicali, avrebbe bisogno di acquisto e di rifacimento di tavoli, banchi di scuola e panche, mentre l’accoglienza degli sfollati e delle persone in ricerca di rifugio richiede l’acquisto di coperte, lenzuola, stuoie e generi di prima necessità.
5. LA MISSIONE DI SUOR DANIELA MACCARI IN ECUADOR
Le Missionarie Comboniane sono presenti in Ecuador da circa 60 anni. Nella missione di Santa Maria de los Cayapas, una delle più lontane ed isolate, fondata dal padre imperiese Livio Martini, 52 anni fa, esistono mille difficoltà, tra cui il trasporto: non ci 
sono strade, dalla città a Santa Maria si impiegano quasi tre ore di canoa a motore, viaggio piuttosto costoso per il combustibile. Viene richiesto un aiuto per l’acquisto di prodotti alimentari, materiale per la catechesi, combustibile e materiale necessario per la riparazione della Cappella.

-- APPUNTAMENTI --
Domenica 14  Durante le Ss. Messe: Colletta diocesana a favore delle Missioni..
                     Ore 16: Incontro in presenza del 1 e 5° anno di Catechismo.
                     Ore 17,45: Incontro in presenza del 3° e 4° anno di Catechismo.
Martedì 16     Ore 18: S. Messa presieduta da P. Aurelio, missionario in Centrafrica.
Giovedì 18
SOLENNITÀ DELLA BEATA VERGINE MARIA, MADRE DI MISERICORDIA, Patrona di Savona e della Diocesi
                Orario Festivo (Ss. Messe in Parrocchia alle ore 8,30, 11 e 18,30)
Venerdì 19  SOLENNITÀ DI SAN GIUSEPPE
                Ore 16,50: Via Crucis - 
                Ore 17,30: Vespri solenni - 
                Ore 18: S. Messa solenne.
Domenica 21  Al termine delle Ss. Messe: raccolta della S. Vincenzo.
              Ore 15,30: Battesimo di Francesco Ferro, figlio di Nicola e Mirella Italia.


7 MARZO 2021

III Domenica Di quaresima
“Egli parlava del tempio del suo corpo

Carissimi,

    la bellezza di Gesù che abbiamo contemplato la scorsa settimana

nel Vangelo, questa domenica cede spazio alla Sua “durezza”, alla Sua

determinazione nello scacciare i “mercanti” dal Tempio. E lascia spazio

soprattutto alla Croce, “scandalo per i Giudei e stoltezza per i pagani”.

    Non c’è cristianesimo senza Croce (e risurrezione!) e non c’è croce senza

Cristo, il crocifisso (e risorto!). In ogni nostra croce è presente Cristo, non

siamo soli. Quando sentiamo il peso insopportabile di una croce che stiamo

portando (salute, lavoro, incomprensioni, divisioni e quant’altro) e ci

sembra di non farcela più, guardiamo alla Croce. Facciamoci un segno di

croce non frettoloso e automatico ma meditando sulla passione

(sofferenza e amore) di Gesù e gettando in Lui le nostre sofferenze 

e miserie, sicuri che non ci lascerà soli. La croce è “sapienza e potenza di Dio”

ed è la nostra unica speranza di salvezza. Non idolo, ma vero volto di quel

Dio che ha conosciuto la sofferenza e che attraverso di essa ci ha salvati.

† Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo †

Fraternamente,                                               Enrico

Lettura (Gv 2,13-25)

Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. 

Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete.

 Allora fece una frusta di cordicelle

e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; 

gettò a terra il denaro dei cambiamonete

e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: 

«Portate via di qui queste cose e

non fate della casa del Padre mio un mercato!». 

I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto:

«Lo zelo per la tua casa mi divorerà». Allora i Giudei presero la parola e gli dissero:

 «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: 

«Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». 

Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in

quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». 

Ma egli parlava del tempio del suo corpo. Quando poi fu risuscitato dai morti,

 i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura

 e alla parola detta da Gesù. Mentre era a Gerusalemme per

la Pasqua, durante la festa, molti, vedendo i segni che egli compiva, 

credettero nel suo nome.

Ma lui, Gesù, non si fidava di loro, perché conosceva tutti e non aveva bisogno che alcuno

desse testimonianza sull’uomo. Egli infatti conosceva quello che c’è nell’uomo.



28 FEBBRAIO 2021

II Domenica Di quaresima
“L'offerta

Carissimi,

        “è bello per noi stare qui”. Pietro, che molto spesso dimostra di non capire la vita e le parole di Gesù, questa volta “ci azzecca” e non può trattenere la sua gioia! Nel Vangelo di questa II domenica di Quaresima la bellezza di Gesù trasfigurato (prefigurazione della Pasqua) conquista il cuore dei discepoli, l’esperienza dell’essere con Lui li riempie di una gioia profonda che li fa straparlare! La bellezza (di Gesù) sconvolge e salva il mondo. E questa “bellezza che salva il mondo è l’amore che condivide il dolore” (Fëdor Dostoevskij).

    Il percorso quaresimale (e tutta la vita cristiana) sono un invito a fare esperienza della bellezza di Dio attraverso una comunione sempre più profonda con Lui e con la Sua Parola ed è anche un invito a “scendere dal monte” per far conoscere la Bellezza di Dio nella condivisione con i fratelli.

     Con Gesù saliamo sul monte, “facciamo il pieno” di gioia e di Bellezza per poter scendere a valle e camminare con Lui verso i fratelli. E’ l’esperienza dell’Eucaristia alla quale partecipiamo, che non finisce con l’invio fatto dal sacerdote : “Andate in pace” ma, come dice la formula di congedo dei fedeli adottata dal nuovo messale, siamo invitati alla missione: “Andate e annunciate il Vangelo del Signore”. Con la testimonianza della vita … “e se necessario anche con la parola” (s. Francesco d’Assisi)!

    Buona “discesa” a tutti!

    Fraternamente,                                                 Enrico


Lettura (Mc 9,2-10)

In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni 

e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli. 

Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero

splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra 

potrebbe renderle così bianche. 

apparve loro Elia con Mosè e conversavano con Gesù. 

Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: 

«Rabbì, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, 

una per te, una per Mosè e una per Elia». 

Non sapeva infatti che cosa dire, perché erano spaventati. 

Venne una nube che li coprì con la sua ombra 

e dalla nube uscì una voce: 

«Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!».

E improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, 

se non Gesù solo, con loro. 

Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare

ad alcuno ciò che avevano visto, 

se non dopo che il Figlio dell’uomo fosse risorto dai morti. 

Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi 

che cosa volesse dire risorgere dai morti.



Diocesi di Savona-Noli
CAMMINO DI QUARESIMA 2021

PELLEGRINI SUI PASSI DI GESU'

Il Vangelo di Gesù ci mette in cammino


“Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li

condusse sul monte” (Mc 9,2)

Luogo simbolico: il monte

Gesù sale sulla montagna: luogo della manifestazione luminosa di Dio, della visione ad ampio raggio, della scoperta dell’identità di Gesù. Raggiungiamo un “luogo alto” per guardare le cose da un punto di vista nuovo, facciamo cadere le nostre maschere e facciamoci trasfigurare da Dio.

Lettura

“Sequela” di Dietrich Bonhoeffer (Nachfolge, Queriniana pp. 44-45)

Che cosa si dice sul contenuto della sequela? Seguimi, vieni dietro a me! Questo è tutto. Andare dietro a Lui è un qualcosa assolutamente privo di contenuto. Non è infatti un programma di vita, la cui realizzazione possa apparire sensata, non è uno scopo, un ideale verso cui si possa tendere. Non è affatto qualcosa per cui, secondo l’opinione umana, possa valere la pena di mettere in gioco qualcosa o addirittura se stessi. (…) Si tagliano i ponti alle spalle, e si procede semplicemente in avanti. Si è chiamati fuori e si deve semplicemente “fuoriuscire” dall’esistenza condotta fino a quel momento, si deve “esistere” nel senso più rigoroso della parola. La realtà vecchia resta alle spalle, viene totalmente abbandonata. (…) Perciò non è possibile altro contenuto, dato che Gesù è l’unico contenuto. Accanto a Lui non c’è più alcun altro contenuto. Il contenuto è Lui stesso. La chiamata alla sequela è dunque vincolo alla sola persona di Gesù Cristo. E’ distruzione di ogni legalismo per mezzo della grazia di colui che chiama. E’ una chiamata, un comandamento di grazia. E’ al di là dell’inimicizia fra legge e vangelo. Cristo chiama, il discepolo segue. (…) Nei confronti di un’idea si può avere un rapporto di conoscenza, ci si può entusiasmare, forse anche si può volerla attuare, ma in nessun caso si può avere un rapporto personale di sequela ubbidiente. Un cristianesimo senza il Gesù Cristo vivo resta necessariamente un cristianesimo senza sequela, e un cristianesimo senza sequela è sempre un cristianesimo senza Gesù Cristo; è idea, mito.

Preghiera

“Chi sei” di Alda Merini

Sei il culmine del monte di cui i secoli sovrapposti determinano i fianchi, 

la Vetta irraggiungibile, il compendio di tutta la Natura 

per entro cui la nostra mente indaga. 

Sei Colui che ha due volti: uno di luce pascolo delle anime beate,

ed uno fosco indefinito, dove sono sommerse la gran parte dell’anime, 

cozzanti contro la persistente ombra nemica: 

e vanno, in quelle tenebre, protendendo le mani come ciechi …


Lunedì 1 _ Ore 18,30-19,30: Adorazione Eucaristica 

           aperta a tutti, organizzata dall’OCDS in   

           preparazione alle Prime Promesse di sabato.

Venerdì 5 _ 1° Venerdì del mese:

           Ore 9,30-17: Adorazione continuata Ss. Sacramento

           Ore 17: Via Crucis

           Ore 18: III Stazione Quaresimale in DUOMO