2 MAGGIO 2021
V Domenica Di PASQUA

Ecco l'opera del Signore  

S. Messa 2 maggio 2021 diretta ore 11com/watch?v=b2rQhACecTQ

    Carissimi,
                entriamo nel mese di maggio e affidiamo a Maria le nostre famiglie, le persone malate, i ragazzi (in particolare quelli del catechismo) e le attività che a fatica provano a ripartire in tutta la nostra penisola.
    Maria è presenza costante nella vita del Suo Figlio: accoglie la Parola e diventa culla del Verbo Incarnato, è presente sotto la Croce (“Stabat Mater”) ed è con gli Apostoli il giorno di Pentecoste, diventando Dimora dello Spirito Santo. E’ sempre profondamente unita al Cristo come il tralcio alla vite.
    Unito alla vite, che è Cristo, ogni tralcio riceve linfa vitale; separato da Lui, sperimenta una morte progressiva. Collegato alla vite, ha la possibilità di raggiungere la pienezza: germogli, fiori, frutti. Separato dalla vite, è il simbolo del fallimento e dell’inutilità. L’immagine del tralcio e della vite ci fa riflettere sulla nostra relazione con Cristo, su ciò che conta veramente nella nostra esistenza: consideriamo veramente questo rapporto come fondamentale? Cosa siamo disposti a sacrificare (“potare”) pur di conservarlo? E quali sono i frutti, le conseguenze di questa relazione? Solo la relazione con Cristo trasforma la nostra fragilità e la nostra debolezza in un coraggio pieno di fiducia. Solo questa relazione ci permette di far fronte ai frangenti oscuri e drammatici senza venire meno, animati dalla speranza. Si tratta di una relazione che investe cuore e intelletto, volontà e sentimenti, atteggiamenti e scelte concrete. Non può essere il “fuoco di paglia” di un entusiasmo passeggero ma un “collegamento” che chiama in causa le nostre decisioni nel tempo, nella durata (“rimanere in Lui”). Questo è l’amore per Dio che ci viene comandato che è risposta ad un amore smisurato che ci è stato da Lui offerto per primo. Questo Maria lo ha capito, questo siamo chiamati a capire e vivere anche noi per essere realmente testimoni del Risorto.
    Buon mese mariano a tutti!
Fraternamente,                                         Enrico

Lettura (Gv 15,1-8)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 
«Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. 
Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, 
e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto.
Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato. 
Rimanete in me e io in voi. 
Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. 
Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, 
perché senza di me non potete far nulla. 
Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; 
poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano. 
Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, 
chiedete quello che volete e vi sarà fatto. 
In questo è glorificato il Padre mio: 
che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».

Riflessione ambientale
    Il brano di questa quinta domenica di Pasqua è tratto dai "discorsi di addio" [cfr. Gv 13-17] in cui Gesù afferma di essere “la vite vera”. Per un ebreo la vite è una pianta familiare, che insieme al grano e all'olivo caratterizza la terra di Israele; rivelando di essere Lui stesso la vite vera, Gesù si definisce l’Israele autentico, piantato da Dio; Gesù è la Vigna che ricapitola in sé tutta la storia del popolo di Dio. Nel brano si ribadisce la necessità di essere potati: “Ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto!”. La potatura è dolorosa, ma necessaria. Paolo è il tralcio innestato in Gesù che ha portato molto frutto, ha predicato con coraggio il suo nome, ha compiuto ciò che gli è gradito divenendo così l'opera del Signore.

Meditazione
    La potatura di cui si parla nel Vangelo è necessaria affinché la vite possa produrre non tralci vuoti, ma grappoli grandi, che giungano alla maturazione. La parola di Dio compie questa potatura, quella Parola per cui Paolo ha consacrato tutta la sua vita: “Tutto io faccio per il Vangelo” [1Cor 9,23]. Parola che purifica il singolo discepolo e la comunità intera. Parola che, come spada a doppio taglio [cfr. Eb 4,12], taglia il tralcio sterile e quello rigoglioso e prepara una vendemmia abbondante. Nell'ascolto della Parola si realizza quel "rimanere" che non significa staticità, ma dinamica adesione sempre rinnovata alla comunione con Cristo. Con il Battesimo, siamo stati innestati alla vite diventando figli di Dio; per poterlo essere e portare frutto dobbiamo quotidianamente “scegliere” di rimanere attaccati in Lui, di accogliere la sua Parola, lasciandolo operare in noi così da avere gli stessi sentimenti di Cristo [cfr. Fil 2,5]. Rimanere significa vivere della stessa vita di Gesù; “Non vivo più io, ma Cristo vive in me” [Gal 2,20]. In questo processo dinamico, Dio chiede di essere accolto nella nostra vita e portare molto frutto. Portare frutto e diventare veri discepoli, cioè uomini capaci di manifestare pienamente al mondo I'amore di Dio. Amore, ricevuto dal Signore, e da trasformare in amore dimostrato per gli altri. Rimanere nell'amore per amarci gli uni gli altri “non a parole, né con la lingua, ma con i fatti e nella verità”. Chi non rimane in Gesù, chi ricevendo questo amore non lo comunica agli altri, inaridisce, perché si possiede soltanto quello che si dona agli altri, amore che si fa servizio, amore che manifesta attraverso di noi, tralcio innestato nella vita, I'amore del Padre per ogni suo figlio.
A cura delle Monache dei Monasteri cottolenghini 

Preghiera
    Grazie, Signore, per essere la vera vite, grazie per averci resi tuoi tralci. Grazie per averci chiamati a portare frutto per la gloria del Padre e a partecipare alla tua missione salvifica. Aiutaci a testimoniare in modo coerente la nostra fede, ad essere tralci vivi della tua Chiesa a servizio dei fratelli.

Azione
    Oggi mi fermo a riflettere e mi lascio interrogare dalla parola di Dio che, come
"spada a doppio taglio", pota i miei tralci secchi che non portano frutto.


Inizia la preghiera del MESE MARIANO
    Ricordiamo che da lunedì 3 maggio, ogni sera (escluso il sabato e la domenica), al termine della S. Messa delle ore 18, si terrà la PREGHIERA MARIANA nel Chiostro del Convento. 
    Inoltre, ogni giorno, alle ore 17,10, viene recitato in chiesa il Santo Rosario.


Eletti i rappresentanti della Vicaria di Savona nell’assemblea sinodale
    Questi gli esiti della votazione che si è svolta sabato scorso. Adulti eletti: Valter Lazzari, Giulia Pomerano (della nostra Parrocchia), Riccardo Mitidieri, Elena Manzieri, Andrea Bosio, Elena Faravelli; ex aequo Anna Maria Bertino e Domenico Mafera. Giovani eletti: Alessio Gambetta (della nostra Parrocchia) e Ester Lisetti.

-- A P P U N T AME N T I -

Domenica 2 - Ore 15,30: Battesimo di Stella Artom.

                       Ore 18: Catechismo e S. Messa per i ragazzi della 1a Comunione (I gruppo).

Giovedì 6 - Ore 18 in DUOMO: S. Messa Crismale presenziata dal Vescovo.

Venerdì 7 - 1° Ven. del mese. Ore 9,30-18: Adoraz. continuata del Ss. Sacramento.

Sabato 8 - Ore 9-12 in SEMINARIO: Convegno “Musica come incontro di Grazia - Giovani + 

                  Liturgia”, trasmesso anche sul canale Youtube della Diocesi.

Domenica 9 - S. Messa delle ore 11: 1a Comunione di Ilary Cedeno.

                      Ore 18: Catechismo e S. Messa per i ragazzi della 1a Comunione (II gruppo).


Diocesi di Savona-Noli
CAMMINO DI PASQUA 2021
PELLEGRINI SUI PASSI DI GESU'

CAMMINO DI PASQUA 2021

PELLEGRINI SUI PASSI DI GESU'

Il Vangelo di Gesù ci mette in cammino
V DOMENICA DI PASQUA 
“Rimanete in me e io in voi ” (Gv 15,4)

Immagine simbolica: Gesù a braccia aperte
    La vite e i tralci: immagine di un rapporto forte e necessario. Si rimane in questa relazione scegliendo, giorno per giorno, di diventare discepoli di Gesù. La sequela è la sola condizione di fecondità per il cristiano .

Lettura
“La Pasqua in Brasile”
    Nel periodo quaresimale la Chiesa in Brasile è convocata alla “solidarietà”, attraverso la riflessione di un problema sociale - ecclesiale, cercando soluzioni e modi di camminare a partire dal Vangelo, dalla promozione umana, dalla presa di coscienza dell’essere cristiano inserito nella Chiesa, nella società, nel mondo.
    È un cammino concreto, uno stimolo a convertire ciò che in noi non è secondo lo stile di Gesù. Questa è la realtà ecclesiale della “Campanha da Fraternidade” ecumenica, diventata un vero pellegrinaggio pasquale, un modo di riflettere, cercare e dare i primi passi nel rinnovamento degli schemi religiosi e sociali che sono bisognosi di evangelizzazione, di trasformazione.
    Quest’anno, i Vescovi richiamano l’intera Chiesa in Brasile alla FRATERNITÀ E
DIALOGO: IMPEGNO D’AMORE (Tema). Illuminati dalla Parola: Cristo, infatti, è
la nostra pace; Lui che dei due popoli ne ha fatto uno solo (Lemma: cf. Ef 2, 14).
    Il Signore Gesù ci invita a camminare con Lui nel deserto, verso la vittoria Pasquale sul peccato e la morte, Egli si fa Pellegrino con noi in questi tempi di pandemia e ci stimola a desiderare, cercare, lavorare, pregare, amare e rischiare la costruzione del dialogo senza frontiere, della cura dell’altro, dell’unità e della pace, perché la Sua risurrezione provochi in noi il rovesciamento degli schemi di
chiusura e di morte.
    In questa Pasqua la fecondità della nostra testimonianza dipenderà anche dalla nostra capacità di dialogare, di trovare punti di unione tradotti in azioni a favore della vita, particolarmente dei più poveri e malati. Prepariamoci per accogliere i venti nuovi sulla nostra terra, quel Vento conferito da Gesù alla comunità dei discepoli e che li ha trasformati da uomini paurosi in testimoni perdonati, capaci di essere nella Chiesa e nel mondo alter Christus.
Suor Michelle - Suore della Purificazione